Tempo di climate strike!
Vi presentiamo Ricomposti, un ciclo di appuntamenti con cui andremo, nel corso di questa primavera, ad approfondire la questione climatica con approccio DIY, il passaggio della Marcia romana “per la giustizia climatica e contro le grandi opere inutili e nocive”, e l’orizzonte europeo della nuova ecologia radicale.
Riscaldamento globale, riduzione della biodiversità, acidificazione degli oceani, instabilità climatica… solo alcune tra le spie d’allarme con cui la Terra manifesta tutta la sua insofferenza a duecento anni di civiltà industriale.
È nella cornice di un preciso modello di sviluppo economico, e di una ben determinata organizzazione sociale, che l’uomo ha messo a repentaglio l’equilibrio fisico e chimico del Pianeta. Il primato della ragione economica, unitamente alle dimensioni vertiginose del problema, hanno portato prima a negare e poi a minimizzare la portata del cambiamento in corso.
Se non vogliamo trovarci dal lato sbagliato di exit-strategy resilienti e securitarie, il tempo per agire è ora. L’impoverimento ecologico e il costo in vite umane (malattie, guerre, migrazioni) di questa corsa verso il burrone non deve annichilire ma suonare la sveglia dell’azione climatica. Sta a noi scegliere se giocare la carta degli indifferenti, degli annichiliti o di chi accetta la sfida della ribellione, dell’autogestione, del rifiuto della zona comfort del consumatore etico e attivarsi per l’unico cambiamento sostenibile: quello di sistema.
I primi tre appuntamenti del ciclo?
|
Nessun commento:
Posta un commento