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martedì 24 marzo 2015

28 marzo Albairate h.9 Coltiviamo paesaggio sradichiamo cemento


seminano traffico le strade
gli aerei ci sbarrano i cieli    F. Leonetti

Articolo de Il Fatto quotidiano

QUEL CAMPO PATACCA NON E' IL VERO GRANO
di Domenico Finiguerra


Un campo di grano da 5 ettari nel centro di Milano. L’abbiamo visto in rete, magnificato ai TG come gioiello agricolo raffinato da Expo 2015 e incastonato nel cuore della metropoli. Poco importa se in contemporanea usciva la notizia che tra gli sponsor dell’esposizione figurassero Mc Donald’s e Coca Cola. Poco importa se quel campo di grano sarà realizzato in collaborazione con una delle multinazionali che controlla il mercato delle sementi. Perché il frumento in città è una notizia.
Non fanno notizia invece le centinaia di ettari di suoli fertili persi dalla provincia di Milano e dalla Lombardia per realizzare la kermesse “nutrire il pianeta”. O quelli che si stanno per perdere a causa di altri progetti inutili che incombono ovunque sulla pianura padana. Dopo la BREBEMI, recentemente usata come campo da calcetto, si vogliono asfaltare le risaie con l’autostrada Broni-Mortara e cancellare i veri campi di grano del Parco del Ticino. Veri campi di grano, seminati con varietà quasi perdute, come quelli che trovate nei pressi dell’agriturismo l’AIA, a Cassinetta di Lugagnano. Con fatica, Massimiliano, Anna ed Enea hanno conquistato, tra mille peripezie burocratiche, l’emancipazione dalle sementi delle multinazionali. Nella loro terra, solcata dai fossi di un reticolo idrico studiato da Leonardo da Vinci e alimentati dall’acqua del fontanile Piatti, producono farina di eccellente qualità da 11 grani antichi selezionati negli anni ’30, grani che restituiscono semi al 99%. Ma se vi fate accompagnare da Massimiliano per vedere le sue gemme pulite, sentirete la sua preoccupazione per il mostro che incombe e la sua determinazione nell’affrontarlo con il movimento #notangenziale. 14 mila firme e 13 anni di battaglie. Una lotta che non si è mai fermata contro un nastro d’asfalto che vorrebbero srotolare sui suoi campi e su quelli di molte altre aziende agricole del territorio.
Canali, filari, fontanili, biodiversità, ed anche reddito per molte famiglie, sono a rischio a causa di un progetto inutile e faraonico: da Vigevano a Malpensa, passando per Abbiategrasso, Albairate, Cassinetta di Lugagnano e Robecco sul Naviglio.
I milanesi le conoscono bene queste zone. Ci vengono a cercare refrigerio d’estate, lungo l’alzaia del Naviglio Grande. Passeggiando e pedalando tra ville del ‘500, del ‘600 e del ‘700. Esiste anche un progetto meraviglioso e davvero virtuoso: navigare tra Locarno e Venezia, sotto ponti esistenti e vie d’acqua storiche, dove sono passate le chiatte cariche per costruire il Duomo di Milano. Sarebbe turismo vero e nuovi posti di lavoro.
Però la politica che conta, o pensa di contare, ha deciso che la vocazione di questa riserva meravigliosa, debba essere la coltivazione di cemento e asfalto. Altro che humus, grani antichi e bellezza. Meglio correre a 130 all’ora verso Malpensa.
Ma anche qui la valle resiste. E si è data appuntamento il 28 marzo alle 9 da Albairate ad Abbiategrasso. Si sfilerà di nuovo: in bici, a piedi, con i trattori. Ci sarà anche Massimiliano. Porterà qualche chilo della sua farina. 
Venite a vedere qual è il vero grano che serve per nutrire il pianeta! www.notangenziale.org 

domenica 22 marzo 2015

Ambiente e Salute nell'Alto Milanese



https://www.facebook.com/NoRevampingAccam
All'incontro di ieri a Castano Primo sul tema "ambiente e salute nell'alto milanese" Marco Caldiroli e il dott. Andrea Micheli hanno parlato degli effetti dell'inquinamento sulla salute dell'uomo, di come spesso sia difficile relazionare le cause ambientali con i sintomi senza uno studio specifico e suddiviso per categorie, e di come la nostra cultura Lombarda ci porti ad esempio a pensare che "il fare" sia più importante delle conseguenze che questo "fare" avrà sulla salute delle persone, come ad esempio costruire fabbriche con emissioni inquinanti vicino all'abitato (o viceversa).
L'inquinamento delle acque, del suolo (ad esempio dovuto ai pesticidi), l'inquinamento elettromagnetico e quello dovuto all'incenerimento dei rifiuti ha conseguenze negative sulla nostra salute alcune già accertate e altre in fase di studio.
Interessante anche nell'analisi del dr. Micheli l'evidenza che vi è una maggior probabilità di ammalarsi di tumore all'aumento della ricchezza del Paese. A livello di cure sanitarie e di aspettative di vita post malattia risultano invece avvantaggiati i Paesi con sistema sanitario pubblico (Italia tra i migliori in questo senso anche se c'è una netta disparità tra le Regioni). Viene però evidenziato che un sistema sanitario come il nostro non potrà far fronte a lungo a tutti i casi post malattia oncologiche che sono in continuo aumento (ad oggi 3mln di cittadini) e che richiedono controlli sanitari continui.
Il dottor Giuseppe Miserotti ha messo invece l'accento sull'importanza dei medici di base come sentinelle dello stato di salute della popolazione e l'importanza della prevenzione oggi non affrontata dal sistema sanitario nazionale.
Bisogna tutelare la salute a monte della malattia anche per garantire la qualità della vita delle persone.
Un appello finale viene fatto ai cittadini perché siano protagonisti delle scelte che contemplano conseguenze sull'ambiente e sulla loro salute.


la locandina dell'iniziativa





martedì 10 marzo 2015

Basta fango. ridiamo dignità alla politica

dopo l'ennesimo fango verso il cons. di Cambiamo Ossona, e cons. naz. fed. dei Verdi, diamo spazio alla risposta di Gilberto Rossi al cons. comunale Sergio Garavaglia che sarcasticamente lo invitava a rispondere cosi "Gibo rispondi..

la ringrazio consigliere Garavaglia per la segnalazione. anche questo verrà segnalato alla pubblica autorità, e come ho già avuto modo di esporre pubblicamente, nel presunto blog cronacaossona, dove la calunnia e l'insulto sono la regola, ritengo che sia inutile perdere tempo. Sono un consigliere federale nazionale della federazione dei Verdi, con tutte le nostre difficoltà e impegni, da Taranto a Brescia, dalla terra dei fuochi al dissesto idrogeologico; in più sono anche cons. com. a Ossona e per Ossona, potete seguire il lavoro mio e della lista sul blog. http://cambiamoossona.blogspot.it/
penso che, gentili concittadini, mi comprenderete se all'ennesimo insulto,  farò ancora orecchie di mercante e 
continuerò ad impegnarmi per il bene comune. 
(al signore che commenta, sperando non si riferisca a me, vorrei solo ricordare che se il fondatore di cronacaossona Lanzani ha detto quel che ha detto.... forse...no?) 
ringrazio tutti quelli che mi incoraggiano e mi dicono col cuore "non ti curar di loro e guarda avanti" 

Significativo che mentre il fermento politico metropolitano è preso dalle prossime amministrative milanesi e dai passaggi da provincia ad area metropolitana, alcuni, invece di parlar di politica, buttano tutto in vacca e in rissa. 

A nome di Cambiamo Ossona, rigetto queste provocazioni; 

da dirigente nazionale dei Verdi, invece mi sento di dire e chiedervi, come mai chi è "ultras" di chi sta governando in regione (tra l'altro col partito di garavaglia, pare) se la prende cosi tanto con un ecologista? scarsità di argomenti? comunella d'intenti tra gli esclusi? 

p.s. la foto è bellissima e la ricorderò sempre, due giorni dopo finì la lega nord! ci trovavamo a marcallo per dire no a viale padania, un 100 di leghisti da tutto il nord italia e un centinaio di marcallesi da marcallo!! e finimmo al tg 1 e mi chiamarono da tutta italia per complimentarsi e dirmi che avrebbero voluto essere li con noi! dopotutto, la politica è amore per il proprio territorio e per chi lo vive!http://cambiamoossona.blogspot.it/

Gilberto Rossi  cons. com. Cambiamo Ossona  
                           CFN Fed. Verdi


insieme per conoscere il nostro territorio. per il Parco del Roccolo