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martedì 12 marzo 2019

Quaresima: digiuno dell’auto in Germania e Lussemburgo. “Mettere in discussione il proprio stile di vita”

Articolo del 28 febbraio 2017, ma ancora attuale;
su spunto dell'omelia del Sacerdote di Magenta, nel corso della funzione domenicale della Domenica delle ceneri, dove invitava a riscoprire la sobrietà e ad un impegno concreto, anche e soprattutto negli stili di vita, riprendiamo questo articolo del febbraio 2017

Ricomincia il 1° marzo nelle diocesi della Germania meridionale e in Lussemburgo l’iniziativa quaresimale “digiuno dell’auto”. Giunta alla ventesima edizione, la campagna propone per questo periodo di “lasciare in garage la macchina il più sovente possibile e scoprire mezzi di mobilità alternativi”, 


vale a dire usare trasporti pubblici, la bici, pratiche di condivisione dell’auto o andare a piedi per le corte distanze. Gli obiettivi di questa iniziativa sono molteplici, spiegano gli organizzatori: “Mettere in discussione il proprio stile di vita in quaresima e viverlo con maggiore consapevolezza”, “partecipare attivamente alla protezione del clima e preservare il futuro dei nostri figli”, o ancora “trarre beneficio dal maggiore movimento” e “entrare in contatto con persone nuove”. Numerose le iniziative che le singole diocesi mettono in campo in questo periodo, come il workshop che si svolgerà a Lussemburgo, l’8 marzo per imparare a usare tablet e smartphone per spostarsi senz’auto (usando le app per conoscere orari dei mezzi pubblici, cercare itinerari…). Alcune città mettono a disposizione biglietti gratuiti per i mezzi pubblici a chi s’iscrive alla campagna. Due eventi in particolare segneranno l’edizione 2017: a Magonza, il 14 marzo un seminario darà occasione ad alcuni di esperti di valutare il significato di questa ventennale pratica che ogni anno vede aderire circa duemila persone. Il 26 aprile ancora in Lussemburgo un grande convegno su “Laudato si’ e l’Agenda 2030”.
https://www.agensir.it/quotidiano/2017/2/28/quaresima-digiuno-dellauto-in-germania-e-lussemburgo-mettere-in-discussione-il-proprio-stile-di-vita/

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