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venerdì 25 dicembre 2020

Buon Natale 2020 e prendiamoci cura del nostro futuro!

 Gli elfi e folletti di Babbo Natale ci dicono qualcosa, sono apparsi in questa immagine 


Dalla Federazione dei Verdi 




martedì 3 novembre 2020

Il candidato del Green Party of US è Howie Hawkins 3.11.2020

 IL CANDIDATO DEI VERDI ALLA PRESIDENZA DEGLI U.S.A

i candidati alla presidenza degli Stati Uniti non sono solo Trump e Biden, ma anche di altre forze politiche. 

Il candidato del Green Party of US è Howie Hawkins,


socialista, pacifista ed ecologista, tra i fondatori del Verdi statunitensi.  

Non ha alcuna possibilità di emergere nello scontro fra titani dell'estabishment, anche se spesso l'accordo politico tra verdi e democratici risulta fondamentale per l'elezione dei grandi elettori dei singoli stati che voteranno il presidente.

È giusto rendere omaggio ad una coraggiosa testimonianza di alternativa ecopacifista, che dovrebbe insegnare qualcosa anche a noi. 

Forza Howie! >> https://howiehawkins.us/


lunedì 5 ottobre 2020

Flash Mob X San Siro VERDI H. 16.30 6 Ottobre 2020

 Riceviamo dai Verdi di Milano e invitiamo a partecipare 

🟢🟢Martedì 6 ottobre, Europa Verde sarà presente nelle maggiori piazze italiane con il flashmob "Onda Verde", in previsione del voto sulla Legge per il Clima al Parlamento Europeo del 7 ottobre, per chiedere che sia approvata da TUTTE le forze politiche. 

🌎🌎A Milano, ci troveremo martedì 6 ottobre alle 16.30 presso MM Lilla uscita San Siro. Vi aspettiamo‼️


Faremo un Flash Mob davanti allo  Stadio San Siro, simbolo della cementificazione che sta soffocando la città, di quella partita climatica che il Comune guidato dal Sindaco Sala sta perdendo con azioni come la costruzione del nuovo Stadio (che come Verdi stiamo provando a fermare con un ultimo ricorso al TAR), la distruzione del Parco in Via Bassini e quella prossima del Parco La Goccia, in Bovisa.

#UnitiPerilClima🌻#IlFuturoCheServe

martedì 29 settembre 2020

No discarica Assemblea 2 ottobre h. 21



Prima del pronunciamento del TAR del 6 di ottobre, finalmente una assemblea pubblica No Discarica, promossa dal Parco del Roccolo, dai circoli di Legambiente, dai comitati No Discarica e dalle amministrazioni di Busto Garolfo e Casorezzo. 


I Verdi del Ticino invitano a partecipare. 


Rimandiamo al mittente, Regione Lombardia, che il 17 luglio ha svelato le carte, mediante un imbarazzante incontro tra 2 consiglieri regionali e la proprietà della cava. 


È finito il tempo degli scaricabarile ai funzionari che devono applicare le norme regionali. 


In assemblea non solo sul canale youtube del comune di Casorezzo ma anche sulla pagina QUI MILANO, per raccogliere proposte per la necessaria mobilitazione. 


NO PASARAN è il coro unanime delle genti dei comuni del parco del roccolo. 


sabato 23 maggio 2020

Liberiamo la Lombardia, si torna in piazza. mercoledì 27 maggio 2020 h.17.30


Il 27 MAGGIO DALLE ORE 17.30
PRESIDIO IN VIA MELCHIORRE GIOIA,
DAVANTI AL PALAZZO DELLA REGIONE LOMBARDIA



SE 15 MILA MORTI VI SEMBRAN POCHI.

Il 1° maggio abbiamo preso parola con testimonianze, denunce, lotte per una nuova primavera ecologica e sociale. Lo abbiamo fatto virtualmente, dalla radio, sulle reti sociali. Responsabilmente abbiamo rispettato le regole imposte per la tutela della salute di tutte e tutti. Oggi, vogliamo riprenderci anche le piazze.
Le piazze della Milano raccontata dai media come città degli eventi e delle vetrine sfavillanti, del consumo e del divertimento, e che rappresenta in realtà la punta più avanzata di un sistema di sfruttamento diffuso che vuole negare agli strati popolari i fondamentali diritti vitali.

Dimissioni Fontana e tuteliamo i parchi. una firma.

Gli Ecologisti del Ticino vi invitano a firmare per dare un segnale forte e preciso. La Lombardia terra di parchi non può continuare ad essere governata da chi ha fatto questo scempio nella sanità e cancellando le tutele territoriali.

LOMBARDIA CUORE DEI PARCHI
L’APPELLO DELLE ASSOCIAZIONI  NELLA GIORNATA EUROPEA DEI PARCHI 2020
I Parchi regionali e le altre aree protette sono una grande risorsa della Lombardia, rappresentano non solo il luogo prioritario della conservazione della biodiversità e del paesaggio ma anche il luogo di identità culturale: tutelano e difendono la biodiversità, proponendo un turismo sostenibile, creando una occasione di proposta culturale ed educativa, operando per favorire un’agricoltura compatibile con la tutela dell’ambiente e del paesaggio. Le aree protette sono un argine naturale contro i rischi idrogeologici e il consumo di suolo, sono polmone che può garantire la qualità dell’aria delle città, sono l’opportunità di fruizione e godibilità indispensabile per la vita umana.

giovedì 21 maggio 2020

Ivo non si tocca. Solidarietà a Insieme per Boffalora

Al peggio non c'è limite.
Mentre le genti di lombardia, chiedono a gran voce le dimissioni dei leghisti a causa dei danni provocati in questi anni che hanno visto il culmine con l'emergenza sanitaria, ai livelli locali, addirittura arrivano ad attaccare uno dei più stimati medici di base che, e qua parlano i n. ha contenuto con sapienti consigli il contagio.
Gli Ecologisti del Ticino, sono vicini al Dott. Colombo, e si uniscono agli amici di Insieme per Boffalora, per dire e ribadire: Ivo non si tocca.
dalla pagina fb di Insieme per Boffalora, lista ecocivica di Boffalora sopra Ticino
Quando i nostri amministratori la smetteranno di confezionarsi la coccarda, darsi pacche sulla spalla vicendevolmente e fare shooting fotografici allora, forse, si potrà parlare seriamente.
Siamo stupiti e delusi perché la nostra proposta di creazione di un fondo di solidarietà comunale per il sociale, pari a 70.000 euro, è stata cestinata per ‘pareri tecnici’ contrari.
La giunta a trazione leghista, elaborando un bilancio previsionale di circa 7 milioni di euro, non è riuscita a destinare 70 mila euro ai boffaloresi in difficoltà dimostrando incapacità e scarso spirito di iniziativa.
Peccato che gli stessi tecnici abbiano anche apprezzato la proposta, se solo ci fosse stata la volontà di andare oltre la propaganda.

giovedì 7 maggio 2020

TRE ANNI DI LEGA ABBIATEGRASSO DIMISSIONI TANTE, RISULTATI ZERO.

E’ oggettivamente difficile rispondere al comunicato della Lega di Abbiategrasso che mi è stato dedicato ieri in quanto il contenuto dello stesso è piuttosto difficile da comprendere appieno ed è evidentemente il frutto di agitazione d’animo e di confusione mentale forse dovuta alla consapevolezza della propria inadeguatezza.
L’unica cosa comprensibile è il titolo, ovvero l’invito che il Commissario della Lega per Salvini di Abbiategrasso mi rivolge a lavorare per Abbiategrasso.
Non mi soffermo a fare l’elenco delle decine di mozioni, proposte e progetti che abbiamo presentato negli ultimi anni, purtroppo quasi sempre bocciati.
Infatti, pur essendo all’opposizione dalla maggioranza Nai abbiamo sempre lavorato per migliorare la città che però purtroppo, grazie anche al NON lavoro della Lega di Salvini, è andata sempre più degradandosi ed ha visto i suoi cittadini sempre più abbandonati a se stessi.

martedì 4 febbraio 2020

il TAR della Lombardia ha fermato la realizzazione della superstrada Vigevano-Magenta

Milano, 4 febbraio 2020 – “Finalmente una buona notizia per il Parco del Ticino e per la riserva della Biosfera tutelata dall’UNESCO: il TAR della Lombardia ha fermato la realizzazione della superstrada Vigevano-Magenta, contestata dai piccoli comuni e dai comitati No Tangenziale, annullando la delibera del CIPE del 2018 con cui era stato confermato il progetto ANAS. Europa Verde chiede ora al Governo di cambiare rotta definitivamente e cancellare una volta per tutte la grande opera voluta da Formigoni e prevista dalla legge obiettivo Berlusconi-Lunardi del 2001”.
“Il progetto ANAS è un’ipotesi ormai fuori dalla storia, pensata quasi vent’anni fa: benché non risponda ai problemi di mobilità, – prosegue l’ambientalista, – è stato trasformato dalla Lega in un’arma di propaganda, utile a raccogliere facili consensi. Le risorse pubbliche, oltre 220 milioni di euro, possono ora essere impiegate per risolvere veramente le criticità della mobilità nell’est Ticino, razionalizzando e mettendo in sicurezza le strade esistenti, realizzando le circonvallazioni urbane che occorrono ed eliminando tutte le strozzature che creano traffico”.
“La Pianura Padana, – conclude Finiguerra, – soffoca a causa dell’aria irrespirabile: da quasi un mese, siamo oltre i limiti di concentrazione di polveri sottili ed è assurdo pensare ancora di costruire autostrade che aumentano le emissioni, per di più nell’ultimo polmone verde della città metropolitana di Milano, mentre il trasporto pubblico locale e il servizio ferroviario utilizzati dai pendolari versano in condizioni disastrose e incivili”.
Di Domenico Finiguerra     Verdi-Europa Verde  e Cambiamo Abbiategrasso


martedì 21 gennaio 2020

CARI SI TANGENZIALE, IL FALLIMENTO È TUTTO VOSTRO!

Da Domenico Finiguerra 
In queste ore in cui il sindaco di Robecco ha acceso il nuovo semaforo per mettere in sicurezza i pedoni sul ponte aumentando le emissioni proprio a ridosso dei balconi e della scuola (bastava stringere i due marciapiedi o forse farne uno solo più ampio o magari fare una passerella a sbalzo) riprende fuoco il dibattito sulla tangenziale Anas. E si sprecano gli improperi degli automobilisti inferociti in coda.
Anche se la sindaca Barni dice che la decisione non sia connessa con la battaglia per la tangenziale, che il suo comune insieme a quello di Magenta ed Abbiategrasso e alla Regione Lombardia dei vari Formigoni, Maroni, Fontana e Cattaneo conducono da anni, pare ovvio (anche perché la chiusura della strada verso Cassinetta che passa dalla Tangola poco ha a che vedere con i pedoni sul ponte) che il sottotitolo della decisione sia "se non ci fate la superstrada questi sono i disagi che dovrete pagare".
Ma la responsabilità delle code, delle strade pericolose, dello smog in centro, dei disagi per i cittadini di chi è?
Al netto delle posizioni e delle argomentazioni favorevoli o contrarie alla grande opera, chi è responsabile di questa situazione?
È buffo vedere l'agitazione scomposta dei leghisti e dei sindaci del SI, che in tutti questi anni hanno avuto tutte le leve del comando e le maggioranze a tutti i livelli decisionali, piangere per non aver saputo realizzare questa superstrada.
È buffo vedere i sindaci andare in pellegrinaggio a Roma ad implorare il governo di farla "costi quel che costi". Proprio loro che, dati alla mano, hanno posseduto e posseggono tutte le poltrone per fare davvero questa grande strada nel Parco del Ticino.
È buffo e dovrebbe far sorgere, innanzitutto in chi la strada la vuole, una domanda: "sono stati dei buoni amministratori e dei buoni politici tutti questi sindaci, deputati, consiglieri regionali, presidenti di regione, ministri della repubblica che in vent'anni non sono riusciti neanche ad emettere uno straccio di bando di gara?
Perché qui e ora, grazie a questa scelta della sindaca di Robecco sul Naviglio, emerge chiaramente che coloro che da anni agitano il progetto Anas come soluzione di tutti i mali del territorio hanno semplicemente fallito.
Fallito perché facendo solo la propaganda del partito del cemento e dell'asfalto, non hanno mai saputo interpretare le reali esigenze per la mobilità, fallito perché non hanno mai portato avanti politiche intelligenti e meno impattanti sull'ambiente e sul bilancio dello stato, fallito perché in vent'anni hanno saputo solo inseguire una grande opera senza mai fare o chiedere piccoli interventi che avrebbero sicuramente migliorato la viabilità.
Perché, ad esempio, Robecco sul Naviglio non ha realizzato una sua circonvallazione dietro il cimitero che poi superasse il Naviglio all'altezza della Peralza?
Perché, ad esempio, Abbiategrasso non ha mai ipotizzato una circonvallazione urbana che ovviasse ai problemi di Via Dante?
Perché, ad esempio, non si è mai richiesto un intervento sulla strada Abbiategrasso-Robecco, raddrizzandola, allargandola, mettendola in sicurezza?
Perché, ad esempio, in questi anni si sono solo aggiunti e mai tolti semafori?
Perché non si è investito nel raddoppio della ferrovia e nel trasporto pubblico tra Abbiategrasso e Magenta?
Forse perché si sarebbe trattato di interventi che avrebbero risolto veramente le criticità mettendo in serio dubbio la necessità del grande progetto faraonico?
Forse perché questi interventi avrebbero dovuto essere sostenuti dai bilanci comunali e non da Roma?
Forse perché erano interventi incompatibili con il disegno del grande anello autostradale, preludio all'incursione della metropoli nel Parco del Ticino riserva UNESCO e nel parco agricolo sud Milano?
Sono anni, almeno 20, che l'opposizione alla tangenziale Anas propone queste soluzioni alternative e di buon senso. Io stesso le ho proposte da sindaco di Cassinetta di Lugagnano in decine di incontri e tavoli al Pirellone e a Roma.
Ma quelli che oggi si stracciano le vesti, a quelle riunioni dicevano che era meglio l'autostrada, era meglio il progettone, era più comoda la legge obiettivo di Lunardi e Berlusconi che metteva il turbo alle grandi opere. E dicevano con arroganza che i piccoli comuni, gli agricoltori, la biodiversità, il paesaggio dovevano farsene una ragione.
Quel progetto Anas, che era già vecchio e che faceva acqua da tutte le parti già nel 2000, oggi è ancora più vecchio e inattuale. Perché per risolvere problemi di attraversamento di due comuni, spende un sacco di soldi per fare un'autostrada sui campi, mentre il mondo ci chiede di respirare, di investire sul trasporto pubblico, sull'energia pulita, sull'agricoltura, sul turismo sostenibile.
Chi vuole la superstrada e oggi indica agli automobilisti esasperati in coda a Robecco "quelli del no alla tangenziale" come la causa dei loro disagi, dovrebbe invece riflettere sul proprio fallimento.
Tutti gli atti che lo dimostrano sono pubblici. Basta leggerli e ripassare un po' di cronaca politica locale dal 2000 ad oggi.
E invece di fare scelte che sembrano solo una ripicca infantile, decidersi finalmente ad abbandonare quel progetto scellerato e lavorare seriamente alle soluzioni possibili che migliorano la qualità della vita, come la realizzazione di circonvallazioni urbane, il miglioramento delle strade esistenti, l'eliminazione di inutili semafori. Costano meno e non pregiudicano la vocazione di questo nostro territorio, ultimo baluardo verde della città metropolitana di Milano.