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martedì 12 marzo 2019

Inquinamento da polveri sottili: nel mirino dell'ISPRA ci sono anche gli allevamenti

Riceviamo e pubblichiamo da ESSERE ANIMALI

Le nostre indagini su Rai3!

Lo scorso sabato sera siamo riusciti a contribuire ancora una volta a una riflessione sugli allevamenti di animali in TV!
In prima serata su Rai 3 è andata infatti in onda un'inchiesta di Presa Diretta intitolata MALATI DI FARMACI, con un focus sul consumismo farmaceutico e l’antibiotico resistenza.

Il team investigativo di Essere Animali ha portato il giornalista Danilo Procaccianti in un allevamento intensivo di maiali e mostrato le quantità di farmaci utilizzati, oltre alle condizioni di prigionia in cui vivono questi animali. Nel servizio anche immagini esclusive dai nostri infiltrati che hanno documentato somministrazioni indiscriminate di antibiotici in allevamenti di maiali, mucche e galline.
Negli allevamenti gli animali vengono riempiti di farmaci perché vivono in condizioni di sovraffollamento e sono maltrattati.
UN PROBLEMA GRAVE E URGENTE
Questo sistema di allevamento non sta creando solo enormi sofferenze per gli animali, ma anche problemi gravi per la salute umana, come dimostra la presenza di batteri antibiotico resistenti in tutti i campioni di carne di pollo analizzati da AltroConsumo (alcuni anche da allevamenti biologici o "senza uso di antibiotici").
L'allevamento di animali è il principale mercato degli antibiotici ed è la culla per lo sviluppo di resistenza a questi farmaci da parte dei batteri. Con il consumo di carne è possibile che questa resistenza passi agli umani. Il problema è grave: anche in Italia si sta già registrando una crescente mortalità dovuta a questa causa.
Come sempre l'abuso ha portato a uno squilibrio e così grazie anche agli allevamenti intensivi la minaccia è quella di tornare a una situazione simile al passato, in cui non potremo più curare delle banali infezioni.
Tutto questo deve farci riflettere e portare un cambio di rotta urgente.
Gli allevamenti intensivi sono dannosi per gli animali, per l'ambiente e per la salute. Tutti noi possiamo già da oggi iniziare il proprio cambiamento personale, passando a una dieta a base vegetale.
c'è anche un'altra notizia recente che deve far riflettere sulla portata negativa degli allevamenti.
Siamo in quella parte dell’anno in cui i livelli di polveri sottili superano i limiti consentiti. Ma dall’ultimo studio dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, è molto chiaro che per ridurre le polveri sottili le giornate di blocchi delle auto non siano la soluzione.
Sono infatti il riscaldamento e gli allevamenti i due principali settori a produrre l’inquinamento atmosferico.
Contribuiscono rispettivamente al 38% e al 15,1% delle polveri liberate nell’aria,mentre industria e veicoli leggeri si fermano all’11%  e al 9%.
Il problema è lampante: se per intervenire sul traffico si può bloccare la circolazione dei veicoli, o per ridurre l’effetto del riscaldamento si può limitare la temperatura interna, per agire sugli allevamenti bisogna mettere in atto un necessario percorso che porti a un cambio di alimentazione su larga scala.
per approfondire

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