Insieme per un’Italia più giusta in un’Europa più unita
Insieme perché un altro futuro è possibile.
Le risposte date alla crisi globale, politica, economica, climatica e sociale, che ha colpito l’Italia e l’UE in questi anni, hanno destabilizzato la nostra democrazia e minato il benessere, l’ambiente la salute e i posti di lavoro dei cittadini oltre a restringere le prospettive di uno sviluppo economico sostenibile alla portata di tutti. Queste politiche hanno provocato reazioni cariche di rabbia, che danno spazio a risposte semplicistiche, spezzano la coesione sociale, dimenticano valori e diritti, costruiscono muri e aprono la strada a politiche autoritarie e inefficaci.
Le forze che si richiamano al centrosinistra hanno dimostrato di potere rispondere seriamente alle sfide di un mondo che cambia solo quando hanno saputo essere coese ed aperte alle esperienze più avanzate e positive della politica e della società civile; ma mai come in quest’ultimo periodo alcune di loro si sono avvitate in uno sterile dibattito fatto di personalismi, battaglie identitarie e recriminazioni.
Il rischio di consegnare il Paese a una destra che dividerebbe ancora di più l’Italia e non saprebbe affrontare davvero squilibri e diseguaglianze crescenti è, dunque, quanto mai concreto. D’altra parte, è necessario costruire un’alternativa seria e tranquilla all’ascesa delle forze politiche populiste che sanno cogliere il voto di protesta, ma non sanno governare. Solo questa doppia urgenza basterebbe di per sé a giustificare un percorso di costruzione di una coalizione rinnovata di centrosinistra, ma vi sono ragioni ancora più profonde che ci hanno spinto con determinazione verso un progetto di coalizione progressista e riformatrice. Ragioni che affondano le radici nell’esigenza di dare risposte alla pericolosa e costante crescita degli squilibri economici, allo svuotamento del ruolo sociale del lavoro, alla disgregazione della classe media, alla disattenzione con la quale si trattano i temi dei cambiamenti climatici e del degrado del territorio e dell’ambiente, all’irresponsabile noncuranza con la quale si sprecano talenti e competenze, alla perdita di senso civico.
La lista Insieme parte da qui. Dall’idea che le diseguaglianze e l’impossibilità apparente di risolverle non sono un prezzo da pagare al progresso, ma sono la causa del malessere. Che il grande progetto di un’Europa unita non è un’utopia, ma uno strumento di democrazia, pace, diritti, qualità della vita e valorizzazione delle diversità. Che l’approccio ecologista può essere uno strumento formidabile per il rilancio dell’economia e di un modo di vivere, di consumare, di muoversi, di produrre che sia coerente con la lotta ai cambiamenti climatici e la necessità di ridurre la pressione sulla natura. Che l’unità del centrosinistra è un valore che deve essere reso più visibile e portato alla conoscenza degli elettori, perché non si esaurisce all’interno dei conflitti e correnti del PD, ma è uno spazio molto più vasto da riconquistare; siamo fermamente convinte e convinti, infine, che è possibile raccogliere nella società il consenso su riforme indispensabili per rendere il nostro un Paese moderno e giusto.
È urgente riportare la competizione elettorale sui contenuti, sulle idee, sui progetti e sulle persone in grado di rappresentarli e difenderli; per questo abbiamo unito forze civiche ed esperienze politiche che hanno in comune la voglia di restituire fiducia a chi l’ha persa e di dare strumenti a chi vuole costruire un futuro di benessere e uguaglianza. L’ispirazione ulivista è per noi ancora il modo attuale di interpretare la politica, il modo che ha già contribuito due volte a sconfiggere le destre.
È questo l’impegno con cui ci candidiamo al Governo dell’Italia nella coalizione di Centrosinistra.
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