venerdì 27 novembre 2015

in marcia per il clima, una marea di ecoiniziative 29 11 2015

Gli Ecologisti del Ticino partecipano e invitano a partecipare alle iniziative in concomitanza con l'apertura dei lavori del cop21 a Parigi sui cambiamenti climatici.

iniziamo sabato 28 novembre in piazza a Legnano per un banchetto informativo

Banchetto di sostegno e pubblicizzazione della Marcia per il clima.Iniziativa che si tiene a Roma (e in molte città del mondo)il 29 novembre anticipando la COP 21 di Parigi.La GCM(Global Climate March) intende portare all’attenzione dei convenuti nella capitale francese la richiesta che sia sviluppato un accordo vincolante per la riduzione dei gas serra e per rafforzare i territori più vulnerabili, che garantisca la tutela del pianeta dall’innalzamento della temperatura globale e “giustizia climatica”per tutti.
https://www.facebook.com/events/140790849614253/

A Roma

Nell'est ticino
dalla mattina a Cuggiono 
sempre al mattino, ad Abbiategrasso, snodandosi per i terreni a rischio "Mostro d'asfalto"

e il pomeriggio a Milano,












lunedì 26 ottobre 2015

#lombardiapulita #dimissioni censura a Ossona e richiesta dimissioni a Boffalora al consigliere Leghista



Tutti i gruppi consiliari d'opposizione nel Consiglio Regionale della Lombardia
hanno firmato la richiesta di dimissioni; i Verdi Lombardi sono sulla stessa posizione, questo il nostro comunicato stampa del 13 ottobre
Milano, 13 ottobre 2015.Stamani l’arresto di Mario Mantovani vicepresidente della regione Lombardia è l’ultima dimostrazione della profonda crisi dell’attuale classe dirigente.Per questo i Verdi Lombardi chiedono le dimissioni della giunta lombarda che ha messo le mani non solo sulla sanità lombarda ma su tutti i settori dove possono verificarsi favori nei confronti dei propri grandi elettori.



pare quanto meno stucchevole e da stigmatizzare l'atteggiamento dell'amministrazione di Ossona, "incontro" che fa strappare i manifesti, appesi con scotch, nel pannello della piazza; riportanti l'# lombardia pulita e dimissioni.

 un grave atto di censura politica di una parte "importante" e "maggioranza" nel paese "LOMBARDIA", dal Partito Democratico, ai Verdi, dal Movimento Cinque Stelle a Sinistra Ecologia e Libertà, e Rifondazione Comunista 
Gli Ecologisti del Ticino  (coordinamento liste verdi dell'est ticino) stigmatizzano la censura politica e democratica pari alle vergognose parole del consigliore comunale leghista di Boffalora, di cui, la lista civica "insieme per Boffalora" ha richiesto le dimissioni.


Una risposta pubblica al presidente della commissione sport di Ossona, che si vantava di aver fatto togliere lo striscione che riportava le volontà dei liberi cittadini della lombardia, e di un assessore, che ancor più vergognosamente, apostrofava l'iniziativa come una "stupidata" e "azione singola"; forse, sarebbe opportuno che la lista Incontro valutasse l'opportunità di ridiscutere la propria ragione d'essere e "esplicitare" il loro, francamente imbarazzante e stucchevole "equilibrismo", e uscire dalle ambiguità, non si può un giorno fare la marcia della pace, e l'altro  giorno essere in piazza a urlare contro i migranti; la lista incontro ha due assessori con tessere della lega nord e di forza italia; sarebbe opportuno, a oltre un anno dalle elezioni, avere una risposta su questo strano equilibrio;
a quanto pare una risposta che abbiamo avuto con la peggior pratica fascista della censura;
da ricordare che Ossona è tristemente nota alle cronache in quanto nel nostro piccolo paese di 4000 persone, c'è ormai l'unico blog leghista della zona, che prova a camuffarsi con notizie ma che svela già i progetti della lega, vi si trovano da articoli deliranti sulle armi e guerra, parlano di folk ma chi scrive è la ex portavoce di forza nuova magenta e su quel pseudoblog la giunta incontro, non ha preso posizione, e l'ambiguità, ripetiamolo, sta nel doppio ruolo della lega, che in due persone, per rimanere sulla scena fa da governo e si contesta, come sulle politiche per la sicurezza.

Vergognoso il voler cancellare la volontà popolare che ha trovato espressione corale e unita nel consiglio regionale, nelle associazioni Verdi del Territorio, dai partiti politici della Lombardia

come scrivevano?
muri puliti, popoli muti
a Ossona, nemmeno i manifesti

Ecologisti del Ticino

domenica 25 ottobre 2015

Assemblea Metropolitana Milanese dei Verdi

Milano  via Ampere 61/a  sede dei Verdi di Milano
Assemblea Provinciale (Metropolitana) di Milano      domenica 25 ottobre 2015
In vista dell'assemblea nazionale di Chianciano del 14 e 15 novembre


L'assemblea si è espressa all'unanimità a sostegno della mozione "continuiamo il cammino verde"






mercoledì 14 ottobre 2015

Com. Stampa. VERDI LOMBARDI. I lombardi vogliono le dimissioni della giunta lombarda

dal sito dei VERDI della LOMBARDIA
Milano, 13 ottobre 2015.
Stamani l’arresto di Mario Mantovani vicepresidente della regione Lombardia è l’ultima dimostrazione della profonda crisi dell’attuale classe dirigente.
Per questo i Verdi Lombardi chiedono le dimissioni della giunta lombarda che ha messo le mani non solo sulla sanità lombarda ma su tutti i settori dove possono verificarsi favori nei confronti dei propri grandi elettori.
I Verdi lombardi osservano, con grande speranza al futuro e per il bene di uno dei territori più importanti d’Italia e d’Europa, che la politica deve prendere atto di una situazione insostenibile e irrimediabilmente compromessa facendo un passo indietro per ridare al più presto la parola alla cittadinanza.
La crisi della classe politica che da decenni amministra Regione Lombardia deve essere trasformata in un’occasione da non perdere per rinnovare e costruire progetti innovativi e sostenibili insieme alle tante forze positive che lavorano nell’interesse del bene comune.
Le forze positive e responsabili ci sono!
 Facciamo appello a tutte le forze della società civile, volontariato, imprese, mondo della scuola, dell’università e della ricerca, studenti, movimenti, amministratori, liberi cittadini, affinchè si uniscano per progettare e condividere una regione legale, onesta e sostenibile capace di far vincere alla straordinaria laboriosità lombarda tutte le sfide di un mondo globalizzato e ancora contradditorio.
 
I coportavoce regionali
Elisabetta Patelli e Aldo Guastafierro


venerdì 25 settembre 2015

PARCO TICINO: VERDI, SALVIAMO RISERVA UNESCO DA CROSTA REPELLENTE CEMENTO E ASFALTO TOEM

PARCO TICINO: VERDI, SALVIAMO RISERVA UNESCO DA CROSTA REPELLENTE CEMENTO E ASFALTO TOEM
SOSTEGNO A BATTAGLIA DI CITTADINI E ASSOCIAZIONI CHE SI OPPONGONO A TANGENZIALE ANAS IN PARCO TICINO
“Siamo vicini e sosteniamo la battaglia dei cittadini, delle associazioni ambientaliste e degli ecologisti del Ticino che si oppongono alla Tangenziale Anas nel Parco del Ticino, una delle 13 riserve della Biosfera tutelata dall’Unesco”. Lo dichiarano i co-portavoce nazionali dei Verdi Luana Zanella e Angelo Bonelli e quelli regionali Elisabetta Patelli e Aldo Guastafierro.
"Questo progetto infrastrutturale è uno dei tasselli della più grande TOEM, Tangenziale Ovest Esterna Milanese, che connettendosi alla TEEM realizzerà nell’ultimo polmone verde della Provincia di Milano un anello autostradale che danneggerà il Parco Lombardo del Ticino e il Parco Agricolo Sud Milano, la loro vocazione agricola, turistica e la biodiversità”, denunciano i rappresentanti del “Sole che ride”, che aggiungono: “Condividiamo la richiesta di dimissioni del Presidente del Parco del Ticino avanzata dal gruppo Cambiamo Abbiategrasso guidato da Domenico Finiguerra.
“Chiediamo al ministro Delrio e al Cipe di dirottare i 220 milioni di euro stanziati per la realizzazione di quest’opera, inutile e dannosa, su investimenti nel trasporto pubblico locale, in particolare sulla linea ferroviaria Milano-Mortara, sull’adeguamento e messa in sicurezza delle strade esistenti e sulla realizzazione di una rete di piste ciclabili in un territorio dall’elevato pregio ambientale e paesaggistico”, concludono gli esponenti nazionali e regionali dei Verdi.

domenica 6 settembre 2015

parco del roccolo la storia 2011.2014



ripercorriamo 3 anni di parco del roccolo e...
SIAMO ANCORA QUA






venerdì 4 settembre 2015

BLOCCA lo SBLOCCA ITALIA Milano 8 9 2015 h.10 Via Filzi

Milano  via Fabio Filzi 22
martedì 8 settembre h.10



sabato 8 agosto 2015

No alle Trivelle, da Zibido San Giacomo all'Adriatico, per un nuovo piano energetico

riceviamo e volentieri pubblichiamo il comunicato dei Verdi di Buccinasco sul rischio trivelle a Zibido, l'invito alle iniziative NO TRIV no ombrina (il nome del progetto trivelle nell'adriatico) e gli ultimi aggiornamenti dalla conferenza stampa dei COMITATI NO TRIV di questa mattina sulla Valutazione di Impatto Ambientale






e invitiamo al CONCERTO PER L'ADRIATICO
e al NO OMBRINA - FESTIVAL E CAMPEGGIO A TRIVELLE a San Vito Chietino



NO TRIV CONCERTO PER L’ADRIATICO
11 AGOSTO 2015 / ROSETO DEGLI ABRUZZI (Te) / LUNGOMARE ROMA - Rotonda Nord
18.00 – Apertura stand informativi
18.30 - "Com’è profondo il mare" :
Artisti Abruzzesi contro Ombrina Mare - proiezione video
19:00 – Tavola rotonda “Adriatico No Triv “
conduce Umberto Braccili (Giornalista Rai)
con i Sindaci di Martinsicuro,Alba Adriatica, Tortoreto, Giulianova,Roseto degli Abruzzi, Pineto , 
Silvi Marina e il Presidente della provincia di Teramo 
Italia No Triv -:
con Giovanna Bellizzi (Calabria), Enzo Di Salvatore (Abruzzo), Rosi Innes (Basilicata), Salvatore Mauro (Sicilia), Tiziana Medici (Campania), Domenico Sampietro (Puglia), Domenico Finiguerra (Lombardia);
"Nutrire l'Adriatico" con :#CarloPetrini
@[null:#TheIncredulousEyes] in concerto.
Parole per l’Adriatico con Enrico Gagliano , Alessandro Lanci e#FrancescoMasi
#DanieleFalasca Duo - D.Falasca accordion- #PierlugiFidanza guitar. Musiche di D. Falasca
#Percezionesestosenso in Concerto

22:00 – La Scienza in valigia con #MarcoSantarelli (menzione speciale al Premio "Città delle Rose" come miglior autore abruzzese 2012) Conduce Pina Manente
22:15 Conversazione sul'Adriatico:
Marco Santarelli - Res On Network incontra : EUGENIO FINARDI
22:30 – @[null:#EugenioFinardi] in Concerto per l’Adriatico
23:30 Dj Set :
con : :#DubSelection] @[null:#LowCut] :#Dubzoic] Luca Zenobi
Durante la Serata:
- Lettura animata per bambini a cura di Alì BaBook Libreria
- Stand informativi delle associazioni ambientaliste e di volontariato.

- In collaborazione con Leonardo TV (Digitale Terrestre 222) e Marcopolo (Digitale Terrestre 223) e con Coordinamento Nazionale No Triv Abruzzo Beni Comuni Circolo Culturale Chaikhana


"Un Festival e un campeggio estivo aperto a tutti contro il progetto petrolifero Ombrina e per liberare l'Adriatico dalle trivelle. Cinque giorni di mare, divertimento in spiaggia, dibattiti, visione e proiezione di documentari, mostre fotografiche e musica insieme a tante persone che come noi condividono la voglia di rendere questo mondo più vivibile"


NO OMBRINA. IL COORDINAMENTO: CLAMOROSE FALLE NEL DECRETO DI V.I.A., E’ IL GOVERNO DEGLI ASSIST AI PETROLIERI. DAL 12 AL 16 AGOSTO IL FESTIVAL A TRIVELLE ZERO. PARTECIPA!
Oggi conferenza stampa a Pescara del Coordinamento No Ombrina
L’ANALISI DEL RISCHIO SUGLI INCIDENTI? SI FA DOPO IL DECRETO DI VALUTAZIONE, PRATICAMENTE UN’AUTOCERTIFICAZIONE.
DAL 12 AL 16 AGOSTO A S.VITO CHIETINO LA RISPOSTA DEI MOVIMENTI: IL FESTIVAL A TRIVELLE ZERO CON ARTISTI E OSPITI NAZIONALI, MOMENTO DI CONFRONTO CON GLI ALTRI MOVIMENTI NAZIONALI SU COME PROSEGUIRE LA LOTTA.
Progetto Ombrina: l’Analisi del Rischio, per un progetto petrolifero dove basta un incidente per massacrare l’intero Adriatico interessando milioni di persone, non è oggetto di valutazione preventiva ma si fa…dopo il Decreto! Cioè prima si rilascia il parere favorevole ambientale e poi si studiano, da parte dell’azienda interessata, gli effetti di un incidente sull’ambiente, sulle cose e sulle persone.
Una clamorosa falla, un’illogica inversione procedurale, contraddistingue il Decreto favorevole di compatibilità ambientale emanato dai ministri del Governo Renzi, Galletti e Franceschini. Anche su altri aspetti fondamentali, come le modalità di scavo dei chilometri di condotte sottomarine per gli idrocarburi che dovranno essere posate sul fondale, quelle per l’ancoraggio della meganave FPSO lunga 330 metri che interagiscono pesantemente con il fondale e addirittura il piano di smantellamento delle opere, il Decreto rimanda a fasi progettuali successive sottraendo così aspetti dirimenti dell’impatto ambientale al confronto e al dibattito pubblico, come se non avessero alcun impatto ambientale. Il Ministero dell’Ambiente (sic!) riduce questi passaggi progettuali a forme di autocertificazione da parte dell’azienda o poco più. Nessun cittadino, associazione o ente locale, compresi quelli costieri, potrà inviare osservazioni su questi aspetti che ovunque in un progetto del genere sarebbero invece al centro dell’attenzione pubblica. Tra l’altro questo progetto non è stato sottoposto a VIA transfrontaliera secondo quanto prevedono precise norme internazionali quando è evidente che un incidente potrebbe coinvolgere le acque e le coste degli altri paesi che si affacciano sull’Adriatico. Nel 2011 una FPSO in Nigeria rilasciò in mare 40.000 barili di petrolio. Un incidente del genere coprirebbe di idrocarburi metà Adriatico!
I movimenti e le associazioni del Coordinamento No Ombrina hanno iniziato subito l’esame del provvedimento governativo favorevole ai petrolieri; sono bastate poche ore per evidenziare quanto il Governo Renzi sia schierato a favore delle lobby del petrolio e contro il diritto dei cittadini a vivere in un ambiente salubre e sicuro.
E’ del tutto evidente che bisognerà contrastare nelle aule dei tribunali questo progetto e tutti i pareri e le autorizzazioni. Sui ricorsi ci aspettiamo un’azione determinata da parte di tutti gli enti, con un investimento di risorse e tempo adeguato al livello dell’attacco che il territorio abruzzese sta subendo. Contemporaneamente, prima che sia rilasciata l’autorizzazione finale con la concessione di coltivazione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, riteniamo che si debbano proporre nelle aule parlamentari modifiche alle normative vigenti per impedire il rilascio dei titoli minerari davanti alla Costa teatina.
I cittadini, nel frattempo, continueranno a fare di tutto per contrastare la deriva petrolifera imposta dal Governo Renzi. Il primo appuntamento è il Festival a Trivelle Zero No Ombrina organizzato dal Coordinamento No Ombrina che si terrà dal 12 al 16 agosto a S. Vito chietino, presso il Centro sociale Zona22. Un programma ricchissimo di iniziative, da concerti a dibattiti, con ospiti di livello nazionale che hanno deciso di partecipare con entusiasmo a questa iniziativa anti-trivelle per contribuire a salvare l’Adriatico. Saranno presenti tanti gruppi che stanno lottando in altre aree del paese contro questi mega-progetti imposti dall’alto sulla testa dei cittadini ai soli fini del profitto di pochi. Sarà un’occasione per discutere di come
proseguire la lotta, coordinandosi per costruire un paese diverso in cui la qualità ambientale, l’efficienza energetica, la lotta ai cambiamenti climatici, la tutela della salute siano posti al centro delle politiche nazionali e internazionali.
Il programma del Festival è su www.stopombrina.wordpress.com; invitiamo tutti i cittadini a partecipare perché ora l’impegno deve aumentare di intensità.






venerdì 26 giugno 2015

I CEMENTIFICATORI DEL TERRITORIO DEL PARCO DEL TICINO

I CEMENTIFICATORI DEL TERRITORIO 

DEL PARCO DEL TICINO

L’estate 2015 sarà ricordata come la stagione in cui si darà il via libera alla devastazione del territorio, della biodiversità, dell’agricoltura, di parte del creato che vive oggi nel Parco del Ticino? Chi saranno i responsabili della cementificazione?
Dopo 14 anni sta per arrivare nella sede di approvazione definitiva (il CIPE) il progetto Vigevano-Malpensa che attraverserà il Parco del Ticino. Anni di lotte, ricorsi, manifestazioni e petizioni, saranno asfaltati. E con esse saranno cementificati il patrimonio naturale unico e irripetibile, il reticolo irriguo che per secoli ha alimentato le nostre campagne. Sarà compromesso il patrimonio di bellezza e unicità che è gemmato lungo le sponde del Naviglio Grande, tra Abbiategrasso, Cassinetta di Lugagnano e Robecco sul Naviglio. Con buona pace dell’eredità e degli studi di Leonardo da Vinci, delle Ville di Delizia, dei contadini che con fatica hanno curato e preservato questa fertile terra, questa preziosa porzione, una delle poche rimaste, della mezza luna fertile che abbraccia la provincia di Milano.
Il ministro Delrio, nella sua recente visita a Vigevano in sostegno del candidato sindaco del Partito Democratico, ha fatto cadere il velo di ipocrisia degli attori che negli ultimi mesi hanno cercato di dissimulare le loro responsabilità: il Governo Renzi porterà avanti il progetto ANAS. Il sottosegretario De Caro (PD) ha confermato in sede istituzionale che si procederà come da progetto ANAS.
Ma la responsabilità politica di quanto sta per accadere non è certo da imputare al solo ministro o al sottosegretario. La responsabilità politica risiede anche e soprattutto nei rappresentanti locali presso il Parlamento della Repubblica come l’On. Prina (PD), ex sindaco di Corbetta, che ha frequentato per anni il movimento NO Tangenziale, sfilando con la fascia da sindaco, ma che evidentemente oggi abbassa la testa di fronte agli ordini di partito, e l’On. Cova (PD), che ha più volte rassicurato i cittadini di questo territorio rispetto all’inesistenza dei finanziamenti, forse solo per lisciare il pelo all’opposizione che contrasta questa opera devastante alla vigilia elettorale.
Poi, ovviamente, ci sono i sindaci di Abbiategrasso, Magenta e Robecco sul Naviglio. Arrara, Invernizzi e Barni (con le maggioranze che li sostengono) che metteranno la loro firma sull’atto di morte del nostro territorio. Anche se alcuni lo faranno nascondendo la mano.
Arrara, che oltre ad essere il sindaco di Abbiategrasso riveste anche la carica di Consigliere della Città Metropolitana, manifesta posizioni ambigue seguendo la collaudata vecchia scuola democristiana, ma nella sostanza, con atti e pareri ufficiali, certifica che Abbiategrasso la superstrada Vigevano-Malpensa la vuole.
Invernizzi, nonostante una storia amministrativa del centrosinistra Magentino di tutt’altro segno e la presenza di alcune forze politiche presenti ai cortei No Tangenziale, si limita a firmare lettere (con gli altri sindaci del SI) per chiedere alcune modifiche.
Barni, che in anni recenti, prima di diventare sindaco di Robecco, presenziava alle assemblee di Castellazzo de’ Barzi che osteggiavano il progetto ANAS, condannerà Robecco sul Naviglio ad una trasformazione drammatica, devastando con cavalcavia, svincoli e raccordi il territorio di una delle più belle perle del Naviglio Grande, portandosi in casa un mostro d’asfalto gigantesco per risolvere un problema di attraversamento che richiederebbe una semplice circonvallazione.
Tra i responsabili dello scempio imminente, accanto al PD, abbiamo i rappresentanti della “Lega Nord – Noi Con Salvini”, che urlano slogan evergreen come “padroni a casa nostra” e “giù le mani dalle nostre terre”, ma promuovono le colate di cemento sulla terra “lumbarda”. Come il governatore Maroni che recentemente ha presentato il suo piano dossier di 320 km di nuove autostrade per la Lombardia, consegnandolo al ministro Delrio alla presenza del sindaco di Vigevano Sala, fresco di rielezione con la lista la Strada verso Milano (che si ferma nella campagna di Albairate).
Infine, non si può certo dimenticare, il Parco del Ticino, con il suo presidente Beltrami, completamente silente e inadeguato nel ruolo di tutelare la riserva della biosfera UNESCO dalle minacce che a breve potrebbero concretizzarsi.
Eccoli dunque tutti gli attori responsabili della devastazione che sarà il progetto di collegamento Vigevano—Malpensa, tassello della ancor più devastante TOEM, la Tangenziale Esterna Ovest Milanese. Per chi ancora non si è reso conto di cosa cambierà e come cambierà, consigliamo un viaggio sulla TEEM e scegliere uno a caso tra i comuni attraversati da quel nastro d’asfalto.
E’ possibile fermare la mano che perpetrerà questo delitto ai danni del territorio e delle prossime generazioni? Si! Basterebbe un atto politico chiaro e pulito: stralciare il progetto dalla Legge Obiettivo e partire con un progetto di mobilità che punti su trasporto pubblico locale, sulla sistemazione delle strade esistenti e sulla risoluzione dei nodi e degli intoppi che creano code e disagi.
Chi ha il potere di farlo non ha che da decidere di farlo. Il resto sono solo chiacchiere da mestieranti ipocriti della politica. Ma le maschere di cera si stanno già sciogliendo al sole. #NOTANGENZIALE
per adesioni
cambiamoabbiategrasso@gmail.com

lunedì 25 maggio 2015

l'affare delle EcoMafie ne parliamo a Casorezzo mercoledì 27 maggio


interessanti iniziative documentate online


e per conoscere le attività della Carovana Antimafia dell'Ovest Milano


la lista civica 
e i Verdi

vi invitano a partecipare


sabato 23 maggio 2015

ecoreati e disatro ambientale conferenza stampa di Angelo Bonelli 22 maggio 2015

Conferenza stampa 22.5.2015 a Taranto. 
Ricorso all'UE per legge reati ambientali. Perchè mi sono rivolto a Beppe Grillo



seconda parte della conferenza stampa


terza parte dlla conferenza stampa
"Numero Persone offese o esposte a pericolo. Disastro per colpa opposto del dolo. Diminuzione della pena da un terzo a due terzi. Ravvedimento operoso"





venerdì 15 maggio 2015

L’Aiscat annuncia via libera Ue sulla proroga delle concessioni autostradali ma a Bruxelles non risulta

dal profilo facebook di Monica Frassoni
Comunicato stampa: L’Aiscat annuncia via libera Ue sulla proroga delle concessioni autostradali ma a Bruxelles non risulta - “L’annuncio di ieri fatto dal presidente di Aiscat Fabrizio Palenzona a borse aperte e che ha influenzato positivamente le quotazioni azionarie di diverse concessionarie autostradali, circa un fantomatico via libera da parte della Ue alla modifica della durata e delle relative proroghe delle concessioni autostradali in Italia, a Bruxelles non risulta. Stupisce che chi rappresenta società che godono di concessioni pubbliche con relativi interessi miliardari si avventuri in annunci di questo genere”.
Lo dichiarano gli esponenti di Green Italia Monica Frassoni (Co-presidente del Partito Verde europeo) e Francesco Ferrante.
“L’incompatibilità tra lo Sblocca Italia per la parte inerente le proroghe autostradali e le normative europee – continuano gli esponenti di Green Italia – era stata denunciata a febbraio dal presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone, con una lettera all’allora ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi e ai presidenti di Camera e Senato Laura Boldrini e Pietro Grasso, mentre in Europa, grazie anche ai nostri dossier che sono stati presi in carico delle Commissarie alla Concorrenza e al Mercato Interno, è acceso il faro della Ue. Del resto la posizione dell’Europa è da sempre chiara e netta circa l’impossibilità di scavalcare le norme della concorrenza, per di più prevedendo delle proroghe delle concessioni sulla base di piani realizzati dalle stesse concessionarie e non sottoposti a controllo alcuno”.



critical mass 14 maggio 2015





sii il cambiamento che vuoi nel mondo



frammenti di un nuovo paesaggio urbano

(aspettando BiciPace)






mercoledì 6 maggio 2015