lunedì 25 novembre 2013
Milano i residenti di zona 7 e zona 8 "Salviamo i parchi dallo scempio, basta inutili sprechi coi soldi delle nostre tasse!"
Assemblea interessante e partecipata, da segnalare anche l'approfondimento sulle bonifiche e la situazione dei terreni VIDEO ASSEMBLEA
dalla pagina facebook difendiparcotrenno
Aggiornamenti su proseguo iniziative dopo l'assemblea di stasera:
- da oggi 26N tutti i giorni presidio permanente dentro il Parco Trenno con base il cantiere lato via lampugnano
- comunicazione a tappeto nei quartieri adiacenti il parco con raccolta di firme
-2dic H21 coop labriola via falck 51 Assemblea
-7dic giornata di mobilitazione dentro il Parco Trenno con iniziative varie comunicazione intrattenimento azioni
-9dic manifestazione cittadina (coinvolgendo altri comitati contrari a opere legate a Expo) in piazza scala durante il consiglio comunale
- esposti alla magistratura per rischio salute e sicurezza x lavoratori e popolazione legato a zone da bonificare lungo tracciato viadacqua e alla corte dei conti x costo opera inutile vista presenza di soluzioni alternative a minor costo
RESTA CONFERMATO CHE IN CASO DI AVVIO REALE DEI LAVORI DAL GIORNO SUCCESSIVO MOBILITAZIONE PERMANENTE ORE 8 AL CANTIERE E NEL CASO SONO GIÀ PREVISTE ALTRE INIZIATIVE
Ecologisti del Ticino
Assemblea Nazionale dei Verdi 2013. video e foto
i primi video dell'ASSEMBLEA NAZIONALE
VIDEO i nuovi portavoce e il consiglio federale nazionale
VIDEO intervento del presidente di Legambiente
VIDEO intervento di Monica Frassoni (Verdi Europei)
VIDEO saluti della compagna di Rifondazione
VIDEO saluti dal referente di MEDICI PER L'AMBIENTE
riceviamo e volentieri pubblichiamo
la comunicazione della Presidentessa dei Verdi Lombardi
Elisabetta Patelli
Parità di genere’ per la prima volta anche al vertice di un partito in Italia. Protagonisti i Verdi che alla 32/ma Assemblea nazionale, chiusa oggi a Chianciano Terme (Siena), hanno rieletto Angelo Bonelli come portavoce affiancandogli però, con uguali funzioni, Luana Zanella. Insieme i coportavoce dovranno rilanciare un partito che pur guardando al centrosinistra, vuole restare autonomo e cercare consensi tra ”i 6 milioni di italiani che vivono in terreni contaminati” convinti, dicono, ”che ci sia davvero bisogno di una svolta ecologista”. Anche per questo non si schierano con nessuno dei candidati alla guida del Pd, un partito che deve recuperare ”una proposta programmatica che parli di ecologia, dei temi dell’equità sociale come quello del trasporto pubblico esploso in questi giorni a Genova” aggiunge Bonelli.
Puntano a creare una coalizione che ”tenga conto delle nostre proposte politiche” spiega Zanella. Lei ”da donna”, si augura solo che nel Pd vinca il candidato ”più amico delle donne”. Piuttosto, ”consapevoli” dei loro limiti, guardano a ”unire”, fin dalle prossime europee e amministrative, movimenti ambientalisti come Green Italia e quello che sembra intenzionato a guidare Sergio Marini, ex presidente della Coldiretti. Assicurano di non temere la concorrenza di Grillo e del Movimento 5 stelle, perchè ”noi vogliamo governare i processi – dice Bonelli -, mentre Grillo si candida a fare una testimonianza forte ma come vediamo in Parlamento non riesce a incidere come, invece, accade in Germania dove i Verdi hanno costruito alleanze che hanno portato quel Paese fuori dal nucleare, o in Francia dov’è stata approvata una legge sul consumo del suolo”. Tra le differenze ricordano in particolare la loro battaglia per ”l’abolizione della legge sull’immigrazione clandestina: noi ci candidiamo a governare in Italia con progetti chiari”.
Zanella e Bonelli la battaglia interna al Sole che ride l’hanno vinta con il 72% dei voti dei 324 delegati. Alla seconda mozione, per la quale erano candidati Giampaolo Cesaretti ed Elisa Scarano, è andato il 28% dei voti. Con questi ultimi si era schierato, alla fine, anche l’ex ministro Alfonso Pecoraro Scanio, che qualcuno aveva indicato come possibile candidato. In realtà, assicura lui, a Chianciano è venuto solo per chiedere ai Verdi unità e far approvare, cosa che è successa, la mozione contro la svendita a un privato dell’Isola di Budelli, nell’arcipelago della Maddalena, in Sardegna. Un altro tema, comunque, unisce tutti i delegati: è il giudizio sull’ex Premier Silvio Berlusconi che, spiega Bonelli, anche con le ultime affermazioni dimostra di ”non avere una visione democratica”.
a presto per i video, foto e le considerazioni e osservazioni dei protagonisti e per i nomi del nuovo Esecutivo della Federazione dei Verdi e del nuovo Consiglio Federale Nazionale dei Verdi
Gilberto Rossi
giovedì 21 novembre 2013
Ossona. Un anno fa il presidio Bertola, oggi il deserto. Lettera alla cittadinanza
Un anno fa, fuori dai cancelli della logistica Bertola di Ossona, iniziava il terzo blocco delle merci per rivendicare gli stipendi arretrati, e veniva predisposto un presidio con gazebo; oggi, novembre 2013, leggendo la stampa, pare che la proprietà sia sotto procedura fallimentare e che i lavoratori non abbiano ancora ricevuto gli stipendi arretrati.
Il PGT di Ossona, non è ancora stato approvato e i lavori di stesura, sembrano non prendere strade brevi; sarebbe interessante capire cosa ne pensano gli ossonesi e i gruppi politici ossonesi in merito a quel capannone fallito.
Un consiglio comunale straordinario aperto, sarebbe stato opportuno, ma questo è stato uno degli altri limiti della vicenda e "affaire" logistica.
Alla luce di tutto questo, pare necessario per il bene di Ossona e dei paesi limitrofi che le forze politiche locali si adoperino per analizzare la situazione e studiare delle soluzioni e quanto meno degli indirizzi di destinazione non commerciale (viste le criticità che come Verdi sollevammo già nel 2006).
Mancano 6 mesi alle elezioni amministrative di Ossona, questo è un tema che non si può non approfondire e che dovrà trovare proposte chiare e condivisibili dalla cittadinanza.
Un saluto a tutti gli ex lavoratori di C.emme.a e Bertola, la loro lotta è stata esempio di dignità per tutti gli ossonesi e per tutti i lavoratori.
Con questa comunicazione fb
l'Associazione dei VERDI di Ossona invita le forze politiche a avanzare ipotesi sul futuro del polo logistico in procedura fallimentare e a partecipare a una assemblea pubblica con i delegati sindacali di CGIL e CUB per ripercorrere la vicenda e conoscere e comunicare alla cittadinanza, finalmente, quello che è successo e perchè no, proporre e discutere per il bene e per il futuro di Ossona
l'immagine sotto non è un caso; la logica che ha consentito ai nostri politici e imprenditori di fare uno scempio nel CORRIDOIO ECOLOGICO DEI PARCHI DELLA PROVINCIA DI MILANO, è la stessa che ha fatto cementificare la liguria, la sardegna e il nostro territorio, ingabbiando i corsi d'acqua e predisponendo queste tragedie, in nome di speculazioni immobiliari e dei soliti interessi di pochi.
Lombardia 2013 rifiuti, la raccolta differenziata spegne gli inceneritori
Importante Dossier di Legambiente sulla situazione dei rifiuti in Lombardia, riportiamo l'articolo del Corriere della Sera e un riferimento a fondo pagina al deposito delle firme per la proposta di legge di inziativa popolare RIFIUTI ZERO
21 novembre 2013
La svolta
Dossier di Legambiente sul futuro dello smaltimento nella regione
La raccolta differenziata spegne gli inceneritori
Rifiuti in calo, troppi tredici impianti in Lombardia
II teleriscaldamento è un sistema che non sembra più convenire come quarant'anni fa
MILANO — Vent'anni dopo le battaglie contro le discariche, è arrivato il tempo di quelle agli inceneritori, che da tempo non è più neppure giusto chiamare così: se ne ricava energia, dunque sono termovalorizzatori. In Lombardia nel abbiamo 13, e sono troppi: da dieci anni, ormai, la quantità di rifiuti urbani è in calo, perché la crisi degli ultimi anni ha lasciato il suo segno anche nelle pattumiere, mentre ha fatto grandi progressi la raccolta differenziata: a Milano — per esempio — era intorno all' 11% vent'anni fa, oggi è al 35%, mentre Bergamo è arrivata al 53%. Guardando ai dati dell'ultimo decennio, nel 2012 la produzione di rifiuti in Lombardia è scesa dell'8% rispetto al 2008 (anno della produzione massima); quanto alla produzione pro capite è scesa ai livelli del 1999. Dunque, meglio fare da subito i conti con la realtà e prevenire, ovvero chiudere gli impianti che rendono meno e pensare ad un futuro «diverso» per altri. «Inceneritori in Lombardia: quanto basta?» è il titolo scelto da Legambiente per rilanciare il tema proprio «mentre la Regione sta compiendo i suoi ultimi passi istituzionali per l'approvazione del Programma regionale Gestione Rifiuti», che indica le direttive dei prossimi anni fino al 2020. Il dossier indica fra il 35% ed il 70% la capacità degli impianti lombardi che resterà inutilizzata in questi anni a venire se tutto rimanesse come ora. Se, cioè, la differenziata (frenata in alcune zone come Brescia e Pavia proprio dalla presenza di impianti) nei prossimi anni non migliorasse. Tanto è vero che già ora il 38% dei rifiuti bruciati in quei 13 forni sono rifiuti speciali: avendo raggiunto l'autonomia di smaltimento prevista dalla legge, i gestori degli impianti sono costretti ad andare a caccia di «combustibile», consumando anche materiale in arrivo da altre regioni o dall'estero. Impensabile, avverte Legambiente, la politica del «tirare avanti»: questi impianti comportano emissioni (in diversi casi già al centro di studi epidemiologici) su un'area —la Pianura Padana — già inquinata. Anche il teleriscaldamento, ormai, è un sistema che non sembra più convenite come fu 40-50 anni fa. E neppure si può pensare di continuare a smaltire gli speciali altrui, in zone dove i rifiuti dovrebbero essere portati solo da camion (gli impianti del Nord Europa che lavorano per conto terzi hanno collaudati collegamenti ferroviari o marittimi). «E' stata una buona tecnologia per la transizione dalla discarica al riciclaggio — dice il presidente di Legambiente Lombardia Damiano Di Simine — ma adesso il trentennio degli inceneritori è finito: vanno aiutate le imprese del settore a riconvertirsi per lavorare ciò che si ricava dalle raccolte differenziate e dal residuo». Primi candidati allo stop? I più inquinanti e meno efficienti: Corteleona(Pavia), Desio (Monza B.), Parona (Pavia) e Valmadrera (Lecco).
Laura Guardini
La svolta
Dossier di Legambiente sul futuro dello smaltimento nella regione
La raccolta differenziata spegne gli inceneritori
Rifiuti in calo, troppi tredici impianti in Lombardia
II teleriscaldamento è un sistema che non sembra più convenire come quarant'anni fa
MILANO — Vent'anni dopo le battaglie contro le discariche, è arrivato il tempo di quelle agli inceneritori, che da tempo non è più neppure giusto chiamare così: se ne ricava energia, dunque sono termovalorizzatori. In Lombardia nel abbiamo 13, e sono troppi: da dieci anni, ormai, la quantità di rifiuti urbani è in calo, perché la crisi degli ultimi anni ha lasciato il suo segno anche nelle pattumiere, mentre ha fatto grandi progressi la raccolta differenziata: a Milano — per esempio — era intorno all' 11% vent'anni fa, oggi è al 35%, mentre Bergamo è arrivata al 53%. Guardando ai dati dell'ultimo decennio, nel 2012 la produzione di rifiuti in Lombardia è scesa dell'8% rispetto al 2008 (anno della produzione massima); quanto alla produzione pro capite è scesa ai livelli del 1999. Dunque, meglio fare da subito i conti con la realtà e prevenire, ovvero chiudere gli impianti che rendono meno e pensare ad un futuro «diverso» per altri. «Inceneritori in Lombardia: quanto basta?» è il titolo scelto da Legambiente per rilanciare il tema proprio «mentre la Regione sta compiendo i suoi ultimi passi istituzionali per l'approvazione del Programma regionale Gestione Rifiuti», che indica le direttive dei prossimi anni fino al 2020. Il dossier indica fra il 35% ed il 70% la capacità degli impianti lombardi che resterà inutilizzata in questi anni a venire se tutto rimanesse come ora. Se, cioè, la differenziata (frenata in alcune zone come Brescia e Pavia proprio dalla presenza di impianti) nei prossimi anni non migliorasse. Tanto è vero che già ora il 38% dei rifiuti bruciati in quei 13 forni sono rifiuti speciali: avendo raggiunto l'autonomia di smaltimento prevista dalla legge, i gestori degli impianti sono costretti ad andare a caccia di «combustibile», consumando anche materiale in arrivo da altre regioni o dall'estero. Impensabile, avverte Legambiente, la politica del «tirare avanti»: questi impianti comportano emissioni (in diversi casi già al centro di studi epidemiologici) su un'area —la Pianura Padana — già inquinata. Anche il teleriscaldamento, ormai, è un sistema che non sembra più convenite come fu 40-50 anni fa. E neppure si può pensare di continuare a smaltire gli speciali altrui, in zone dove i rifiuti dovrebbero essere portati solo da camion (gli impianti del Nord Europa che lavorano per conto terzi hanno collaudati collegamenti ferroviari o marittimi). «E' stata una buona tecnologia per la transizione dalla discarica al riciclaggio — dice il presidente di Legambiente Lombardia Damiano Di Simine — ma adesso il trentennio degli inceneritori è finito: vanno aiutate le imprese del settore a riconvertirsi per lavorare ciò che si ricava dalle raccolte differenziate e dal residuo». Primi candidati allo stop? I più inquinanti e meno efficienti: Corteleona(Pavia), Desio (Monza B.), Parona (Pavia) e Valmadrera (Lecco).
Laura Guardini
venerdì 4 ottobre 2013
Legge Rifiuti Zero. depositate le firme in parlamento http://ecocivicilombardia.blogspot.it/2013/10/legge-rifiuti-zero-depositate-le-firme.htmlmercoledì 20 novembre 2013
32° Assemblea Nazionale dei Verdi 23 24 novembre 2013. il programma e i documenti
I Verdi della provincia di Milano, sabato 16 novembre 2013, hanno espresso dei 19 previsti, 17 a sostegno della mozione Bonelli Zanella e 2 a sostegno della mozione Cesaretti Scarano
per la lettura del programma dei lavori e delle mozioni tematiche ecco i link sotto
mercoledì 13 novembre 2013
3° pista, trashed (Film), Val Susa, Milano.. Inveruno, Parabiago, Milano, Chiomonte
ECOLOGISTI DEL TICINO
Un fine settimana pieno di iniziative per la difesa dell'ambiente e della qualità della vita,
oltre all'atteso passaggio congressuale dei Verdi della Provincia di Milano,
in vista del Congresso dei Verdi 23 24 novembre 2013 a Chianciano
Giovedì a Inveruno si parla del futuro del Parco del Ticino e del nefasto e inutile progetto della terza pista e del polo logistico connesso, che andrebbero a cancellare per sempre una zona pregiata del parco.
Venerdì a Parabiago, "Trashed" il film documentario sui rifiuti (sotto la locandina la descrizione)
Sabato mattina h.9 a Milano, Congresso dei Verdi della Provincia di Milano
Sabato la passeggiata in Val Susa, partenza alle h. 13 Chiomonte per chi rimane a Milano e provincia, ricordiamo e invitiamo a partecipare, alla biciclettata informativa sulle vie d'acqua, l'ennesima inutile opera dannosa per l'ambiente e l'economia; ritrovo h.15 parco Trenno Milano
Invito alla proiezione del Film "Trashed" presso la Biblioteca Civica di
Parabiago - via Brisa 1 - venerdì 15 Novembre ore 21,00.
Un film impressionante, un monito per uscire dall'era sporca degli inceneritori e andare verso
Parabiago - via Brisa 1 - venerdì 15 Novembre ore 21,00.
Un film impressionante, un monito per uscire dall'era sporca degli inceneritori e andare verso
la civiltà dello spreco zero”.
(Rossano Ercolini, vincitore del Goldman Environmental Prize 2013 per l'Europa).
C'è bisogno che questo argomento fastidioso sia compreso e condiviso dal maggior numero possibile di comunità in tutto il mondo per promuovere le soluzioni più creative e produttive.
(Rossano Ercolini, vincitore del Goldman Environmental Prize 2013 per l'Europa).
C'è bisogno che questo argomento fastidioso sia compreso e condiviso dal maggior numero possibile di comunità in tutto il mondo per promuovere le soluzioni più creative e produttive.
E' qui che i film possono giocare un ruolo importante: educare la società, portando argomenti 'difficili' a un pubblico il più ampio possibile”. (Jeremy Irons)
Jeremy Irons ci conduce attraverso i cinque continenti, mostrando quanto l'inquinamento dell'aria, della terra e degli oceani stia mettendo sempre più in pericolo non solo la salute, ma la stessa esistenza del genere umano. Un film che è un feroce atto d'accusa nei confronti della grande economia mondiale,
Jeremy Irons ci conduce attraverso i cinque continenti, mostrando quanto l'inquinamento dell'aria, della terra e degli oceani stia mettendo sempre più in pericolo non solo la salute, ma la stessa esistenza del genere umano. Un film che è un feroce atto d'accusa nei confronti della grande economia mondiale,
ma anche un forte incitamento alla lotta e al cambiamento.
In nome di un mondo migliore.
TRASHED fa parte della Campagna Legge verso Rifiuti Zero 2020.
In nome di un mondo migliore.
TRASHED fa parte della Campagna Legge verso Rifiuti Zero 2020.
sabato
il volantino per l'assemblea pubblica itinerante per il Parco di Trenno
domenica 10 novembre 2013
verso GREENITALIA Daniel Cohn-Bendit a Milano lunedì 2 dicembre
Green Italia ha avuto un primo "passaggio" milanese
ecco la registrazione dei numerosi interventi tematici
http://www.youtube.com/watch?v=7GwUN3tdwhg