La caccia alla volpe straordinaria prevista per il prossimo gennaio nel novarese deve essere fermata e trovare altre soluzioni che non prevedano l'abbattimento degli animali.
Non fare ennesimo regalo ai cacciatori: trasferire o sterilizzare esemplari in esubero.
«L’annuncio della battuta di caccia alla volpe organizzata per il mese di gennaio nel novarese è l’ennesimo regalo che si sta facendo ai cacciatori, è necessario intervenire in altri modi, ad esempio trasferendo in luoghi idonei gli esemplari di volpe considerati “in eccesso” sul territorio evitandone l’abbattimento». Lo scrive in una nota la Coordinatrice dei Verdi Luana Zanella che spiega: «Secondo la normativa 157/1992 la volpe è “una specie cacciabile dalla terza domenica di settembre al 31 dicembre” e pertanto ci appelliamo affinché la decisione dell’ATC di aprire tale speciale battuta di caccia, che ha come obiettivo l’uccisione di più di mille esemplari di volpe, venga fermata il prima possibile».
«Comprendiamo la serietà della problematica della sovrappopolazione delle volpi nella zona – conclude Zanella – ma allo stesso tempo non possiamo permettere che venga perpetrata una carneficina ai danni degli animali. Per questo motivo chiediamo che gli esemplari di volpe in “esubero” vengano trasferiti in luoghi idonei a recepirli, oppure anche di cercare metodi per la sterilizzazione onde evitare la loro riproduzione in eccesso, evitando così questa atroce mattanza».