venerdì 14 luglio 2017

comunicati VERDI. EMERGENZA INCENDI: MA 28 ELICOTTERI SU 32 RESTANO A TERRA

La cosa più grave è che le funzioni di DOS (Direttore Operatore Spegnimento) che prima erano esercitate dal Corpo Forestale oggi non sono state ancora assegnate.

La conseguenza è che su 32 elicotteri antincendio ben 28 sono a terra.

L’emergenza incendi di queste ore è causata anche da chi invece di programmare un’azione di prevenzione ha tagliato la struttura della Forestale con la riforma Madia. La conseguenza è che su 32 elicotteri antincendio ben 28 sono a terra.

E’ inconcepibile che la politica governativa abbia tagliato quel che avrebbe dovuto incrementare. Infatti su 32 elicotteri antincendio del Corpo Forestale solo 4 sono operativi a causa della disgraziata riforma Madia che ha accorpato la Forestale ad altre forze di polizia. 16 sono stati andati ai Vigili del fuoco, 16 ai carabinieri ma a causa della riforma, per mancanza di brevetti e adeguamento degli stessi ai criteri dei nuovi Corpi a cui sono stati assegnati, ben 28 elicotteri sono a terra inutilizzati.

Funzioni di Direttore Operatore Spegnimento sparite

Inoltre degli 8000 forestali in 360 sono andati ai Vigili del Fuoco, circa 1240 nella pubblica amministrazione e 6400 ai carabinieri. Ma la cosa più grave è che le funzioni di DOS (Direttore Operatore Spegnimento) che prima erano esercitate dal Corpo Forestale attraverso specifiche convenzioni con le Regioni, oggi non sono state ancora assegnate. E manca proprio quel coordinamento eseguito da chi ha costruito negli anni una professionalità nello spegnimento degli incendi.
A questo si aggiunga  che in quelle Regioni dove c’è un coordinamento  e vige un piano antincendi di prossimità, reale e capillare e che coinvolge anche la popolazione nel controllo attivo del territorio, vediamo che gli incendi sono ridotti praticamente a zero.
Questo serva da lezione alle Regioni inadempienti e a chi, con la scusa di voler far risparmiare, ha voluto l’accorpamento della Forestale dimostrando una incompetenza che oggi paghiamo in termini ambientali e sociali.
dal sito dei  verdi sulla questione incendi
Intervista ad Angelo Bonelli pubblicata su "il fatto quotidiano"
“I nostri governi in questi anni hanno preferito comprare gli aerei F35, per il prezzo che si spende in uno di quei giocattoli da guerra . intorno ai 130 milioni di dollari – credo che si sarebbe costruire una flotta di Canadair ed elicotteri anti-incendio poderosa“. Il coordinatore nazionale dei Verdi Angelo Bonelli se la prende soprattutto con la ministra della Pubblica Amministrazione Marianna Madia: “Ha messo in ginocchio il Corpo Forestale senza pensare alle conseguenze.”
La riforma Madia è un disastro anche per la prevenzione dei disastri ambientali?
“Lo smembramento del Corpo Forestale tra Carabinieri e Vigili del Fuoco sta producendo danni irreparabili, è stato chiaramente deciso da chi di ambiente non capisce nulla. L’unica logica della riforma è stato il taglio delle spese e ha prodotto anche un’assenza di azione di coordinamento che bisognava casomai rinforzare. L’esperienza dei forestali è stata disintegrata e le aree protette, come il Parco Nazionale del Vesuvio, restano completamente indifese.”
Continua ad esserci anche un problema di abusivismo edilizio?
Sì, e dopo gli incendi bisogna vigilare e contrastare tentativi di cementificazione.  Alla Camera c’è il DDL Falangia che blocca le demolizioni e De Luca ha approvato in Campania una legge che già va in quella direzione.
Il Sud è troppo fragile?
Purtroppo troppo spesso assistiamo a scelte che hanno come unico obiettivo quello di piazzare in posti, anche delicati, amici poco qualificati.

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