venerdì 30 agosto 2013

Ridate l'acqua al Ticino 30 agosto 2013

 Ecologisti del Ticino si uniscono alla richiesta avanzata dal coordiamento di associazioni piemontesi e lombarde SALVIAMO IL TICINO e chiedono l'immediato ripristino della portata d'acqua necessaria al fiume per garantire la biodiversità e vita di tutti gli esseri viventi del parco.

Ecologisti del Ticino




a seguito il comunicato del coordinamento SALVIAMO IL TICINO
e l'articolo de LA STAMPA ed. Novara


Lettera inviata alle Regioni Piemonte e Lombardia, ai Parchi Piemontese e Lombardo del del Ticino e ai consorzi interesssati

Cuggiono, lì 22\08\2013
OGGETTO: RICHIESTA CHIARIMENTI URGENTI CIRCA MANOVRE IDRAULICHE IN ATTO SUL FIUME TICINO
RICHIESTA IMMEDIATO RIPRISTINO NORMALE PORTATA DEL FIUME A VALLE
DEL PONTE DI TURBIGO

Il COORDINAMENTO SALVIAMO IL TICINO, in rappresentanza delle associazioni
aderenti, ritiene di dover evidenziare alle autorità competenti come nel corrente mese di agosto sia stata attuata una gestione idraulica del fiume, in contrasto con lo spirito della sperimentazione del DMV e dei protocolli attuativi in essere e comunque tale da mettere in pericolo l’ecosistema fluviale e da mortificare la fruizione pubblica così frequente in questo periodo.
La cronologia dei fatti risulta essere la seguente:
1) Fino al 10 Agosto, anche grazie all’abbondanza d’acqua che ha caratterizzato la
stagione, il Lago Maggiore è stato tenuto a livello di massimo invaso pari a + 100 cm
sullo zero idrometrico;
2) Dopo tale data è stata rilasciata nell’arco di pochi giorni gran parte della riserva
accumulata, facendo scendere il livello del Lago a + 60 cm sullo zero idrometrico;
3) Da tale momento si è quindi passati al rilascio alla Diga del Pamperduto del solo DMV di
12 mc\sec ( quando con un rilascio graduale delle riserve cumulate di cui al punto 1 si
sarebbe potuto assicurare al fiume per molti giorni una buona quantità d’acqua, inve
che il suo repentino abbassamento );
4) Infine in data 20\08\2013 – attuando una manovra idraulica improvvisa – venivano
praticamente azzerate le restituzioni all’altezza del Ponte di Turbigo ( stazione TIC 6 di
cui alla sperimentazione ), restituzioni di 30\40 mc\sec che vengono assicurate dal
Canale Industriale|Turbighetto| Tre Salti e dal NaviglioLangosco|Treccione e che
consentono, da tale punto in avanti, la ricostituzione della normale portata del fiume;
5) Da tale momento anche lungo tutta l’asta fluviale a valle del Ponte di Turbigo fino ad Abbiategrasso ( e con ripercussioni fino a Pavia ) è rimasta la sola disponibilità d’acqua di 12 mc\sec di cui al DMV, situazione mai verificatasi neppure durante la grande siccità del 2003;
6) La riduzione di portata di cui al punto 4), per quanto a noi noto, non è avvenuta a causa
di carenza d’acqua nell’invaso del Lago Maggiore ( ancora elevata ) ma esclusivamente
per lavori di manutenzione alle opere di presa del Canale Industriale;
7) La normale portata del fiume poteva e può essere assicurata con il rilascio a monte (
Diga del Pamperduto ) dei 30\40 mc\sec che, a causa dei lavori in corso, non transitano
dal Canale Industriale|Turbighetto|Tre Salti.
Allo stato, invece, i 30\40 mc\sec di cui sopra vengono trattenuti nel Lago Maggiore.
Lo spirito della sperimentazione del DMV in atto, e così come prorogata per i prossimi 3 anni, infatti, va inteso nel senso che nel tratto Diga del Pamperduto-Ponte di Turbigo si possa sperimentare un DMV di 12 mc\sec ma che, da tale punto in poi, debba essere ricostituita la normale portata del fiume attraverso i rilasci del Canale Industriale | Naviglio Langosco, cosa che in questi giorni non sta avvenendo e che sta provocando un’artificiale asciutta del Ticino con ripercussioni fino a Pavia.
Il che con tutta evidenza sta mettendo in crisi l’ecosistema fluviale ( il fiume è ridotto ad uno stagno ) e impedisce di fatto la fruizione pubblica ancora così frequente in questi ultimi giorni di agosto. Con la presente si chiedono urgenti chiarimenti in merito ai fatti di cui sopra e l’immediato ripristino della normale portata del fiume dal Ponte di Turbigo con il rilascio a monte della competenza che non può transitare, causa i lavori in corso, attraverso il sistema Canale Industriale|Naviglio Langosco.
In attesa di un vs cortese riscontro, si porgono Cordiali Saluti.
( Il Coordinatore per la Lombardia - Il Coordinatore per il Piemonte )
CLAUDIO SPREAFICO - ROBERTO VELLATA


da LA STAMPA  edizione Novara

Ticino, allarme per la secca: “Restituite l’acqua al fiume che soffre”

Il coordinamento «Salviamo il Ticino» lancia l’allarme

Il normale deflusso è stato bloccato per lavori alla centrale
ROBERTO LODIGIANI
NOVARA
La gestione idraulica del fiume azzurro preoccupa il coordinamento «Salviamo il Ticino» tanto da spingere i portavoce ad indirizzare un appello alle Regioni Piemonte e Lombardia per chiedere il rispetto dei protocolli concordati e garantire il deflusso minimo vitale. 

Il galliatese Roberto Vellata e Claudio Spreafico, di Turbigo, hanno ricostruito la cronologia degli eventi del «mese di agosto più secco degli ultimi dieci anni». «Fino al 10 agosto - dice Roberto Vellata - anche grazie all’abbondanza d’acqua che ha caratterizzato la stagione il Lago Maggiore è stato tenuto a livello di massimo invaso con un metro sopra lo zero idrometrico. Poi c’é stato un rilascio e in pochi giorni e il livello del lago è arrivato a +60 centimetri».  

I problemi si sono ingigantiti nei giorni successivi: «Dalla diga del Pamperduto - dice Vellata - è stato lasciato passare solo il deflusso minimo vitale pari a 12 metri cubi al secondo. Dal 20 agosto con una manovra idraulica improvvisa venivano praticamente azzerate le restituzioni all’altezza del ponte di Turbigo cioè sono venuti a mancare a seguito di lavori di manutenzione alla centrale elettrica i 40 metri cubi reimmessi nel Ticino tramite il percorso canale Industriale, Turbighetto, Tre salti e dal NaviglioLangosco-Treccione». 
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